Edificato nel 1683 dalla famiglia De Roberti, Palazzo Rondinelli è uno dei più importanti palazzi gentilizi di Montalbano Jonico dal punto di vista storico.
Il palazzo passò dalla famiglia De Roberti al magistrato Filippo Rondinelli verso la metà del XIX secolo quando venne ristrutturato con uno stile che richiama quello neoclassico. Successivamente passò al Comune nel 1861.
Collocato nei pressi della Porta Castello, il palazzo ha un impianto architettonico poligonale irregolare con un cortile centrale, custodito da mura medievali e all’interno del quale si può ammirare uno dei più suggestivi giardini storici locali. La facciata principale è inquadrata da un elegante cornicione e le facciate esterne presentano una semplice sequenza di porte al pian terreno e porte finestre, muniti di balconi con inferriate in linea con i criteri dell’epoca. Nel 1861 divenne la sede del Comune e attualmente è unica sede della Biblioteca Comunale.
L’entrata del palazzo municipale era in via Municipio. Nei locali al piano terreno del palazzo che si affacciano in piazza Rondinelli vi erano gli uffici comunali: ufficio telegrafico-postale, della polizia urbana e il circolo d’unione mentre al piano superiore vi era la segreteria comunale, gabinetto del sindaco e la sala comunale in cui vi era custodito il busto marmoreo di Francesco Lomonaco, scolpito da Rende e con base di marmo e iscrizione di Marco Tabarrino. In questa sala è custodito anche il quadro ad olio del benefattore Filippo Rondinelli e del barone Francesco Federici.
Quando nel 1861 venne ridisegnato dall’ingegnere Dente il “palazzo dell’orologio”, la sala dell’edificio venne posta in collegamento con la sala attigua del palazzo municipale tramite una ampia terrazza con affaccio sulla piazza.
Dall’entrata di via Aporti invece vi erano poste le scuole elementari maschili.
A sinistra dell’entrata del municipio vi era posta l’entrata della biblioteca.
La biblioteca fu consegnata al Comune per volere di Filippo Rondinelli nel 1861 sotto la custodia di suo cugino Prospero Rondinelli.
Originariamente la biblioteca era composta da due sale corrispondenti al magazzino di casa De Roberti, a cui si aggregò nel 1894 il cortile esterno e si costruirono i due ingressi principali. Nel 1896, tra i due ingressi venne murata la lapide in onore di F. Rondinelli con una bella iscrizione di Emilio Imbriani che prima risiedeva in piazza Rondinelli.
Nella biblioteca grazie all’opera di catalogazione di Prospero Rondinelli, si creò l’Archivio di Antichi manoscritti, la Pinacoteca degli uomini illustri e memorandi di Montalbano Jonico e una collezione di busti di grandi personaggi, di quadri e di oggetti di curiosità locale.
La Sala Lomonaco, aggiunta nel 1903, custodiva il busto di gesso marmorato realizzato dallo scultore Paridi di Roma e sulla porta d’ingresso vi era è posta una lapide che indica la fondazione e il riordinamento della comunale biblioteca.
Attiguo al palazzo vi sono i giardini del municipio da dove si vedono le mura dell’abitato e una torre mozzata.
Bibliografia
“Montalbano e i suoi dintorni” di P. Rondinelli