Palazzo Federici

prima metà XVIII sec, Federici
  • Via Fiorentini, 8 Montalbano Jonico
  • Palazzo

Palazzo Federici sorge nel sul margine nord orientale dell’antico agglomerato urbano di Montalbano Jonico, tra via Fiorentini, dove è collocata la facciata principale, e piazza Fanti o Piazza Osannale sul retro, (chiamata così per la presenza di un antico Osanna e della cinquecentesca Porta dell’Osannale distrutta dopo il 1860). Annessa alla proprietà dell’edificio, all’angolo con il vicolo Pelizzi, vi è la Cappella gentilizia di San Gennaro eretta nel 1846.
Il Palazzo appartenne ai baroni D’Abriola, giunti a Montalbano da Corleto Perticara nel 1712. In questo palazzo nacquero Francesco Federici e il figlio Carlo, barone D’Abriola e Castel Glorioso. Nel 1798 nacque il cav. Francesco Federici che governò il paese nel periodo borbonico dal 1821 a 1860 e dopo la caduta di Francesco II nel 1862, si trasferì a Napoli dove morì tre anni dopo.
L’edificio, costruito nel XVIII secolo, rappresenta una importante testimonianza dell’architettura gentilizia padronale locale, secondo il classico schema tipologico della residenza nobiliare, di forma rettangolare, con un grande cortile pavimentato in lastre di pietra e un’ampia scalinata centrale, dalla quale si accede a un ballatoio perimetrante, che immette nei singoli alloggi, nati dal frazionamento dell’intera casa padronale.
Fu ristrutturato in chiave neoclassica nella prima metà dell’800, come attesta l’epigrafe nella cappella gentilizia.
L’imponente facciata su via Fiorentini è caratterizzata al centro da un pregevole portale neoclassico sormontato da una cornice dentellata in pietra calcarea bianca.
Inizialmente le unità abitative del pian terreno erano destinate ad alloggi di coloni e contadini con vani ricoperti da volte a crociera e lungo i lati degli alloggi erano presenti spazi destinati a stalle e magazzini.Una imponente cornice delimita il primo piano dove si aprono balconi sorretti da mensole scanalate, con aperture sovrastate da timpani e intermezzate da loggette con cinque fornici con arco a tutto sesto che conferiscono particolare dinamicità all’impianto architettonico.

Era un tempo dotato di sale eleganti e sfarzosamente adornate. Era difatti consuetudine della famiglia Federici ospitare personaggi illustri di passaggio a Montalbano.
Fra questi, va ricordata la visita nel 1902 dell’On.G.Zanardelli, presidente del Consiglio dei Ministri del Re Vittorio Emanuele III, che si impegnò a sollecitare la costruzione di un ponte sul fiume Agri.
Per il valore storico e architettonico e al fine di garantirne la tutela e la salvaguardia, il palazzo è stato riconosciuto come bene culturale.

Bibliografia
“Montalbano e i suoi dintorni” di P. Rondinelli