In via Gioberti trovasi la Cappella di Purgatorio. La Cappella è caratterizzata da coro chiuso da ringhiera ferrea, ben pavimentata e decorata di pitture dell’artista barese Nicola Colonna.
Presenta un portale delimitato da lesene laterali e sormontato da un timpano, interrotto all’apice, in cui è inserita una lapide che ricorda la dedizione della Chiesa alla Madonna Immacolata nel 1745. Sul cornicione svetta il campanile decorato con lesene e capitelli. La parte inferiore ha una sola luce, contiene una campana più grande, e quella superiore a due luci ne contiene due più piccole.
Al suo interno sono custodite diverse statue: una statua lignea dell’Immacolata del Settecento, un Cristo Morto e la Statua del Redentore, lavori finissimi leccesi in cartapesta e le statue dei Santi Medici Cosimo e Damiano.
Inizialmente, il Purgatorio era dedicato a S. Salvatore e presumibilmente dal 1745 venne consacrato all’Immacolata, come indica la lapide sul timpano. Passò successivamente alla Confraternita sotto il titolo del Carmine.
Il Purgatorio subì importanti restaurazioni, e nel 1778 dopo che fu dotato di porta, fu adibito a teatro di opere sacre e profane. Il 26 febbraio 1780 la Chiesa fu completamente restaurata e benedetta dal vicario generale della diocesi di Tricarico.
Ancora oggi, di particolare interesse è la visita nel periodo della quaresima al Santo Sepolcro e alla statua del Cristo Morto.
Bibliografia
“Montalbano e i suoi dintorni” di P. Rondinelli
